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2 MAGGIO 2021 - GIORNATA MONDIALE DEI BLOGGERS
“Non volevo diventare famosa. Non era questo il mio obiettivo. Però volevo fare qualcosa che avesse un senso.”
La Giornata mondiale dei blogger compie nasce il 2 maggio 2010 nelle Filippine per celebrare i protagonisti della rivoluzione della comunicazione. La Giornata ha degli obiettivi profondi, legati al diritto della libertà d’espressione. É quindi importante capire come, quando e perché la Giornata mondiale dei blogger è stata istituita. Già nel 1997 si cerca di ritagliarsi degli spazi personali online, i primi blog nascono sotto forma di diario in cui ognuno poteva scrivere della propria vita e delle proprie emozioni, non per forza legato a una voglia di comunicare agli altri, ma semplicemente per sfogarsi.
Nel 2000 la forza dei blog va scemando anche a causa dell’avvento dei social network, ma oggi sono tornati ad essere una parte importante, se non essenziale, della comunicazione web. Sono passati dall’essere dei diari personali a vere e proprie fonti di informazioni e mezzi di ricerca per gli utenti. Nel 2010, nasce così a Cepu (Filippine) il World Bloggers’ Day per celebrare la facoltà di espressione come una priorità da non sottovalutare; basti considerare che non pochi blogger sono morti per difendere fino alla fine la propria libertà di parola, denunciando violenze e soprusi.
Quando si parla di blogger il pensiero va immediatamente a chi ha reso tutto ciò un vero e proprio lavoro. Ovviamente parliamo di Chiara Ferragni, la prima fashion blogger al mondo, che attraverso il suo documentario “Chiara Ferragni - Unposted”, ci mostra come la rivoluzione digitale abbia cambiato il mondo degli affari, la comunicazione e la cultura, attraverso un ritratto che la vede protagonista come donna e imprenditrice digitale.
Elisa Amoruso, l’autrice del documentario, racconta attraverso testimonianze ed immagini il valore di Chiara Ferragni come influencer internazionale in grado di accorciare le distanze tra il mondo della moda e la gente reale, facendo sì che le persone comuni non vedano più la moda come un qualcosa di irraggiungibile, rompendo i rigidi schemi tra la vita reale e la realtà della moda e creando un rapporto diretto tra il consumatore e il prodotto.
Da New York ad Harvard, da Parigi a Milano Louis Vuitton, Dior, Fendi, Ferretti, Moschino, Diane von Fürstenberg, Forbes e Harvard Business School riconoscono il valore di colei che oggi è la personalità italiana più famosa nel mondo, Chiara Ferragni, pioniera della rivoluzione digitale, capace di entrare nel mondo della moda e farlo suo da protagonista, ridefinendone i confini e quelli del fashion business, in grado di supportare una pressione mediatica costante da “pagina pubblicitaria vivente” divenendo figura aspirazionale e modello per milioni di persone.
Attraverso le pagine del suo blog The Blonde Salad – fondato nel 2009 ed aggiornato fino al 2014, prima che i cosiddetti outfit blogs diventassero superati proprio da Instagram – Chiara Ferragni ha alimentato la fiamma crescente della sua passione per la moda, trasformando il suo sogno in realtà con concretezza e determinazione più uniche che rare, conquistando la prima fila in tutte le passerelle che contano e alzando sempre l’asticella dei suoi traguardi, entrando a far parte di quel mondo che le avrebbe permesso di esprimersi e di diventare la persona che immaginava e desiderava di essere nel profondo, costruendosi con capacità, spontaneità, professionalità e determinazione un network ampio e prestigioso che nutre ammirazione ed interesse nei suoi confronti. Non basta essere blogger per conquistarsi la prima fila, né tantomeno bastano i social network utilizzati da Chiara durante la sua carriera quali DuePuntoZero, Netlog, Flickr o Instagram: da questo punto di vista Chiara Ferragni – Unposted è molto chiaro, dunque apprezzabile, nel trasmettere il senso della portata unica e straordinaria della carriera dell’ancora giovanissima Chiara Ferragni.
Articolo a Cura di: Gianluca Rota