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GIORNATA MONDIALE DELLE TELECOMUNICAZIONI
“Conoscere è un bene, ma sapere tutto è meglio”
Il 17 maggio ogni anno si celebra la Giornata mondiale delle telecomunicazioni, istituita dall’ONU per sensibilizzare sulle possibilità che l’uso di Internet e delle altre tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ICT) possono apportare alle società e alle economie. Questa giornata però si pone anche un altro obiettivo ambizioso: sottolineare la necessità di superare il divario digitale, che traccia un solco nell’acquisizione delle conoscenze e nell’affermazione dell’uguaglianza sociale. Il web e le varie forme di comunicazione possono essere un’importante risorsa a cui attingere. Questo è vero da sempre, ma in questo periodo storico legato al Coronavirus, forse tutti abbiamo apprezzato ancor di più le immense possibilità offerte dalla Rete, che ci ha permesso di rimanere in contatto con amici e parenti, ma anche con colleghi e clienti. Sono davvero tanti, forse infiniti, gli ambiti che ne possono trarre giovamento. Unica condizione richiesta: sfruttare la rete in modo consapevole.
Il film che proponiamo è “The Circle” tratto dal romanzo di Dave Eggers portato sul grande schermo da James Ponsoldt. The Circle è una grande rete multimediale in cui Eamon Bailey (Tom Hanks) è uno dei fondatori ed è un ibrido di tutte le maggiori società tecnologiche che conosciamo oggi. Il suo obiettivo è di chiudere il cerchio, creando una community trasparente, dove tutte le esperienze vengano condivise. La digitalizzazione delle attività quotidiane è sintetizzata in una singola applicazione per la registrazione di tutte le applicazioni degli utenti, riducendo la necessità di aprire e di registrarsi ogni volta, usando un solo account, una sola identità, una sola password, un solo sistema di pagamento.
E voilà, siamo in rete, nel cerchio, con tutte le nostre informazioni personali. Mae Holland (Emma Watson) è una neolaureata che viene assunta per lavorare a "The Circle" ed è molto fiera e altrettanto convinta che lavorare per la prima azienda di tecnologia e social media del mondo sia la più grande opportunità della sua vita. La giovane Mae è affascinata dalle parole di Bailey e si dedica al suo nuovo lavoro come un valoroso soldato ubbidiente. Ma Mercer (Ellar Coltrane), amico d'infanzia di Mae e lo stesso Ty (John Boyega) primo fondatore di "The Circle", tentano di metterla in guardia dalla machiavellica macchina multimediale in cui tutto viene registrato, visto, trasmesso e dove tutti possono usare informazioni a loro piacimento.
"The Circle" osa alto, nel racconto di una società che potremmo definire futura, ma a noi molto vicina, in cui la privacy è al bando, complice un'umanità conquistata da un'idea edificante di trasparenza, ma che nel risvolto della medaglia si rivela un voyeurismo abbrutente e disumanizzante. Non c'è nulla di superlativo, di nobile e soprattutto garante di una società sana, in un cerchio multimediale, immenso contenitore d'identità burattine gestite da burattinai furbacchioni che usano la trasparenza per potere e per propri tornaconti. La trasposizione cinematografica del romanzo di Eggers è resa molto bene nella sinergia tra la concatenazione logica degli eventi e le modalità con cui essi vengono presentati. Il pericolo che correva "The Circle" era mutilare la fantasia dello spettatore, garantita nel testo letterario al lettore, chiamando in causa più canali sensoriali. A questo proposito il film non delude riuscendo nella simultaneità di più elementi, personaggi, ambientazione, codici visivi, che evocano la particolarità di una situazione e rendono chiaro l'importante messaggio sul dettaglio funesto di un multimediale che nella follia della trasparenza annienta la vita stessa.
Articolo a Cura di: Gianluca Rota