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23 GIUGNO 2021 - IL VATICANO CHIEDE LA MODIFICA DEL DDL ZAN: PUÒ FARLO?
Il Vaticano ha attivato i propri canali diplomatici per chiedere formalmente al governo italiano di modificare il «ddl Zan», ovvero il disegno di legge contro l’omotransfobia. Secondo la Segreteria vaticana la proposta all’esame della Commissione Giustizia del Senato (dopo una prima approvazione del testo alla Camera, lo scorso 4 novembre), violerebbe in «alcuni contenuti l’accordo di revisione del Concordato». Ma cos'è il Concordato? Si tratta di un patto siglato fra la Sede Pontificia e lo stato aderente alle trattative laddove interporre determinate condizioni di esistenza. Faccio esempio: vi sono Stati concedenti alla Chiesa privilegi economici per avere indietro un certo potere nella nomina di alcuni vescovi e quant'altre decisioni. L'attuale accordo fra Vaticano e Italia è stato ratificato nel 1984 e viene comunemente denominato: "L'accordo di Villa Madama".
Questi gli articoli:
Art 1: L'indipendenza e la sovranità dei due ordinamenti, Stato e Chiesa in linea con il dettato costituzionale (Art. 7 della Costituzione).
Art 2: Le garanzie in ordine alla missione salvifica, educativa e evangelica della Chiesa cattolica.
Art 3: Le garanzie in merito alla libera organizzazione ecclesiastica in Italia.
Art 4: Immunità e privilegi per figure ecclesiastiche.
Art 5: Gli edifici di culto che non possono essere requisiti, occupati, espropriati, demoliti o violati da forza pubblica se non per casi di "urgente necessità".
Art 6: Le festività religiose.
Art 7: Le nuove discipline degli enti ecclesiastici.
Art 8: Gli effetti civili del vincolo matrimoniale celebrato in forma canonica.
Art 9: L'istituzione di scuole e la parificazione delle stesse alle scuole pubbliche.
Art 10: La parificazione delle qualifiche e dei diplomi ottenuti nelle scuole ecclesiastiche.
Art 11: L'assistenza spirituale.
Art 12: Il patrimonio artistico e religioso.
Art 13: La volontà in merito al valore giuridico del nuovo Accordo.
Art 14: In caso di difficoltà interpretative o applicative, vi si impone ai due contraenti di risolvere in maniera amichevole tali divergenze, per il tramite di un'apposita commissione paritetica.
Il punto focale della questione è che la Chiesa Cattolica sta richiedendo la libertà per i propri fedeli di poter convivere liberamente con la propria fede pur essendo cittadini. Dall'altra invece si trova uno Stato sovrano che, per la prima volta dopo decenni, dovrà fare fronte alla richiesta di uno dei maggiori influencer del sistema elettivo statale. Un garbuglio di non poco conto immaginato pure da Sorrentino nella serie TV prodotta da Sky :"The young Pope". Durante una delle puntate della prima stagione infatti Papa XII, interpretato da Jude Law, minaccia il primo ministro italiano di proclamare il "Non expedit". Una misura di astensione dal voto ai cattolici, pena la scomunica,non nuova nella storia italiana: durò dal 1868 per poi terminate nel 1919.
“Sarò Papa fino al giorno della mia morte perché sono troppo curioso di sapere come va a finire.”
Articolo di Dario Pellegrini