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20 Maggio 2021
L'ULTIMO KILOMETRO DELLA PANDEMIA
Ragazzi, prima di descrivervi questa bizzarra affiliazione di idee, la mia coscienza mi impone di rivelarvi una cosa: sappiate che noi autori del Cineteatro San Gaetano abbiamo un calendario per la stesura degli articoli e, per quanto concerne quelli di attualità, l’idea del sottoscritto è quella di aspettare fino all’ultimo momento disponibile per rendere pubbliche le aberranti creazioni partorite da questa mente malata. Quindi, fatta questa premessa, penso sia carino informarvi che sto scrivendo nella notte fra il 17 ed il 18 Maggio 2021 dopo aver cambiato per l’ennesima volta idea circa l’argomento da trattare: avrei voluto parlare della guerra occorsa in Terra Santa, anzi, a dir la verità ho già pronto un articolo su questo tema ma, sinceramente, mi sono un po' rotto di parlare di cose tristi. A farmi cambiare idea infatti è stato l’odierno bollettino del Ministero Della Salute riguardante i nuovi contagi del Coronavirus: siamo scesi sotto quota 3500 su scala nazionale. E’ un risultato pazzesco, pur non ancora soddisfacente, ma solamente un mese e mezzo fa ci saremmo sognati di vedere un numero così basso relativo all’andamento della pandemia.
E’ l’ultimo kilometro amici miei e va affrontato nel migliore dei modi.
Certo, non vi nego che la pesantezza di questa annata non faccia attivare dentro alla corteccia celebrale l’allarme relativo ad un eventuale bluff: ingannarsi stavolta potrebbe essere bruttissimo. Tenendoci sui paragoni ciclistici la paura è quella di scoprirsi più Lance Armstrong che Peter Sagan e, così come raccontato benissimo nel film The Program, narrante la vita del ciclista americano, non è mai molto bello ergersi alla strenua di un truffatore. Ad ogni modo stavolta nessun trucco pare esser stato usato e l’ultimo kilometro di corsa è soltanto l’ultima fatica da effettuare con il nostro fido destriero: il vaccino è la nostra bicicletta, le nuove riaperture il premio per l’immane fatica percorsa lungo il tremendo cammino di questa maledetta pandemia.
“Il ciclismo è come la vita, non ci sono formule matematiche quando sei davanti ad un avversario. Si tratta di saper soffrire più di lui, i più grandi campioni hanno sempre fatto la differenza col cuore.“
Cit. Lance Armostrong (sarà pure un’ipocrita ma qualche frase buona è rimasta).
Articolo a Cura di: Dario Pellegrini