Comunicato conferenza stampa finale del 30 Agosto
26 Agosto 2021Presentazione eBook “60 Anni di Storia”
17 Settembre 2021
I RISCHI DELLE DONNE AFGHANE
"Gli uomini che non sanno fare l'amore, fanno la guerra!”
Gli sforzi che hanno portato al raddoppio delle iscrizioni a scuola, all'aumento dell'occupazione femminile e al miglioramento delle condizioni di salute rischiano di essere spazzati via. Nei vent’anni successivi alla caduta del regime fondamentalista talebano le condizioni di vita in Afghanistan hanno conosciuto un continuo miglioramento. In particolare la popolazione femminile ha potuto beneficiare di migliori condizioni di salute, di un più facile e diffuso accesso all’istruzione e al lavoro e di una diminuzione delle gravidanze in età adolescenziale. Tutte queste conquiste rischiano però ora di essere drammaticamente spazzate via dal nuovo regime che, nonostante le promesse per blandire la comunità internazionale, è guidato dalle stesse persone e dagli stessi princìpi che nel 1996 vietarono alle donne di andare a scuola o di lavorare.
Dopo la caduta del governo talebano infatti, secondo dati Unesco, i tassi di iscrizione nelle scuole e nelle università da parte di ragazze e donne sono quasi raddoppiati. Parallelamente, i livelli di gravidanze in età adolescenziale, dovuti a matrimoni forzati o a rapimenti, sono diminuiti del 160% tra il 2001 e il 2019. Inoltre, le donne sono anche diventate una parte consistente della forza lavoro afghana, arrivando a livelli di coinvolgimento lavorativo mai raggiunti prima. Dal 2001 le donne sono arrivate a rappresentare il 40% del totale degli insegnanti delle scuole primarie e un quinto del totale dei dipendenti pubblici amministrativi. Mentre in Parlamento un seggio su quattro era occupato da una donna. Non c’è quindi da stupirsi che la popolazione femminile si sia detta in maggioranza contraria a un ritorno del regime talebano. Anche la tutela della salute è migliorata negli ultimi venti anni, facendo dimezzare i tassi di mortalità infantile e il rischio di morte per parto. In generale è aumentata anche l’aspettativa di vita, con una crescita di circa 10 anni rispetto al 2001. Questo anche a causa della direzione presa dagli aiuti e dai finanziamenti internazionali, dirottati più verso la difesa e le spese militari che nella direzione di veri piani di sviluppo e indipendenza economica.
Con l’arrivo del nuovo regime è probabile che anche i pochi aiuti internazionali vengano definitivamente tagliati e che economia e istruzione conoscano un rapido declino, tale da riportare l’Afghanistan indietro di venti anni.
Per concludere, il film consigliato è "Come pietra preziosa". Un film sulla femminilità negata interpretato straordinariamente, tratto dall'omonimo libro firmato dallo stesso regista, Atiq Rahimi, il primo scrittore afgano ad essersi aggiudicato il più prestigioso premio letterario francese.
Articolo di Gianluca Rota